Prima di creare la chiavetta (ad esempio con unetbootin) occorre prepararla con il comando:
mkdosfs -v -I /dev/sdb
ATTENZIONE!!! QUESTO COMANDO DISTRUGGE TUTTI I CONTENUTI PRESENTI SULLA CHIAVETTA.
Sostituire a sdb il device relativo alla vostra chiavetta.
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mercoledì 26 giugno 2013
giovedì 19 aprile 2012
Ubuntu: impedire ad Apache e MySQL di partire al boot
Per Apache e' molto semplice, basta lanciare il comando
sudo update–rc.d –f apache2 remove
Per MySQL e' un po' piu' brigoso, bisogna editare il file
/etc/init/mysql.conf
Cercare il blocco di codice:
start on (net-device-up
and local-filesystems
and runlevel [2345])
stop on runlevel [016]
e spostare il '2' dalla fase di start a quella di stop (come nell'esempio seguente):
start on (net-device-up
and local-filesystems
and runlevel [345])
stop on runlevel [0126]
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domenica 21 giugno 2009
Vmware: la macchina virtuale non esegue il boot da cd
Il problema non si pone a macchina vergine, quando bisogna installare il sistema operativo.
Purtroppo a installazione avvenuta potreste avere ancora bisogno di bootare da cd (ad esempio per eseguire gparted sulla partizione di root per estenderla dopo aver ingrandito il disco virtuale da console)
Il problema e' che il bios delle macchine virtuali e' impostato in modo tale che l'hard disk ha priorita' maggiore rispetto al cd.
Ulteriore problema: il boot della macchina virtuale e' talmente rapido che non riuscite a premere F2 per accedere al setup del bios e modificare questa priorita'.
La soluzione e' tutta "artigianale", insomma dovete modificare a manona un file di configurazione, in particolare, ammettendo ad esempio che la macchina virtuale si chiami linux, il file linux.vmx.
Aggiungete in fondo al file una riga seguendo questa sintassi:
Ad esempio:
impostera' un ritardo di 15 secondi durante il quale potrete premere F2, accedere al setup del bios e impostare il cd come prima periferica di boot.
Purtroppo a installazione avvenuta potreste avere ancora bisogno di bootare da cd (ad esempio per eseguire gparted sulla partizione di root per estenderla dopo aver ingrandito il disco virtuale da console)
Il problema e' che il bios delle macchine virtuali e' impostato in modo tale che l'hard disk ha priorita' maggiore rispetto al cd.
Ulteriore problema: il boot della macchina virtuale e' talmente rapido che non riuscite a premere F2 per accedere al setup del bios e modificare questa priorita'.
La soluzione e' tutta "artigianale", insomma dovete modificare a manona un file di configurazione, in particolare, ammettendo ad esempio che la macchina virtuale si chiami linux, il file linux.vmx.
Aggiungete in fondo al file una riga seguendo questa sintassi:
bios.bootDelay = "ritardo_in_millisecondi"
Ad esempio:
bios.bootDelay = "15000"
impostera' un ritardo di 15 secondi durante il quale potrete premere F2, accedere al setup del bios e impostare il cd come prima periferica di boot.
venerdì 15 maggio 2009
LTSP: ipconfig: eth0: SIOCGIFINDEX: No such device

Il progetto LTSP (Linux Terminal Server Project) consente di utilizzare dei thin-client collegati in rete a un server linux debitamente preparato.
Potete usare thin-client veri e propri o utilizzare un PC, anche vecchio, purche' possa eseguire il boot da rete e abbia una scheda video gestita da linux.
- Che vantaggi abbiamo con questa configurazione?
- Possiamo utilizzare come client dei PC altrimenti obsoleti
- Non e' richiesto che il client abbia un disco rigido, quindi meno dati sparsi, meno rischi di rottura, meno calore generato dai client, maggiore protezione dei dati conservati sul server (che in quanto tale si ritiene ridondato, backuppato e quindi piu' sicuro)
ipconfig: eth0: SIOCGIFINDEX: No such device
ipconfig: no devices to configure
/init: .: 1: Can't open /tmp/net-eth0.conf
[] Kernel panic - not syncing: Attempted to kill init!
Questo perche' probabilmente il modulo relativo alla scheda di rete installata sul client non e' presente nel kernel scaricato dalla rete.
Vediamo quindi come aggiungere un driver al kernel distribuito dal server LTSP (nell'esempio faro' riferimento al modulo sis190 relativo alle schede ethernet 190 prodotte dalla SiS):
Loggarsi come amministratore sul server LTSP
Aggiungere al file /opt/ltsp/i386/etc/initramfs-tools/modules il nome del modulo richiesto, in questo caso sis190
Se esiste il file /opt/ltsp/i386/usr/share/initramfs-tools/hook-functions, aggiungere il nome del driver alla linea contenente i riferimenti alle altre schede come nell'esempio seguente:
da
r8169 s2io sis900 skge slhc smc911x starfire \
a
r8169 s2io sis900 skge slhc smc911x starfire sis190 \
Eseguire i comandi seguenti:
chroot /opt/ltsp/i386 update-initramfs -uSul mio server in questa fase ricevo qualche errore secondario, pero' il driver viene installato correttamente.
ltsp-update-kernels
sabato 27 settembre 2008
Ubuntu: Waiting for root filesystem

Tutto bene, nessun problema enorme.
Solo al boot il sistema si "freeza" per parecchi secondi sulla scritta:
Waiting for root filesystem
Dopo questo tempo il boot procede regolarmente.
Pare che la soluzione stia nel comando:
sudo dpkg-reconfigure udev
Ho fatto un boot di prova e questa volta ha solo inciampato dove prima si fermava. Vedremo come si comporta ai prossimi riavvii.
sabato 26 aprile 2008
Knoppix si blocca durante il boot?
Il boot di Knoppix non ha avuto problemi con un HP e un Acer, si e' invece bloccato sul mio fido Toshiba.
Ho rieseguito il boot inserendo questa stringa al prompt di lilo:
Il boot viene completato con successo.
Ho rieseguito il boot inserendo questa stringa al prompt di lilo:
knoppix acpi=off noapic
Il boot viene completato con successo.
venerdì 1 febbraio 2008
Torniamo a ravanare...

BackTrack e' una suite completa per eseguire penetration test o per cercare di recuperare piu' dati possibili da una rete sconosciuta.
Si tratta di una distribuzione Linux di tipo live, eseguibile direttamente bootando da CD o da penna USB.
Lo trovate a questo indirizzo:
http://www.remote-exploit.org/backtrack.html
lunedì 14 gennaio 2008
Swap per dualboot di piu' distribuzioni Linux

Nel mio precedente articolo "Resume da suspend bloccato: colpa dello swap" avevo accennato al fatto che l'installazione di debian dopo quella di Ubuntu aveva modificato la partizione di swap impedendo al sistema un corretto resume dallo stato di suspend"
Ebbene non e' solo la fase di installazione a causare questo problema che quindi si e' riproposto.
Il consiglio e' quindi, in caso di piu' sistemi Linux installati sulla stessa macchina, di prevedere partizioni di swap separate, per consentire la corretta esecuzione del ciclo suspend/resume in tutti i sistemi installati.
venerdì 11 gennaio 2008
Non gettate il contenuto di /tmp a ogni boot

So benissimo che in tmp ci dovrebbero stare solo file temporanei.....pero' magari un file temporaneo mi puo' servire anche per qualche giorno o qualche settimana.
Beh possiamo rimediare:
sudo gedit /etc/default/rcS
questo file contiene la riga:
TMPTIME=0
Per modificare il comportamento di Ubuntu/Debian basta modificare il valore assegnato alla variabile TMPTIME:
TMPTIME=0 -> I file contenuti in /tmp vengono cancellati a ogni boot
TMPTIME=-1 -> I file contenuti in /tmp NON vengono cancellati a ogni boot
TMPTIME=60 -> I file contenuti in /tmp vengono cancellati quando il loro modification time risale a piu' di 60 (o di qualunque valore utilizziate) giorni
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giovedì 25 ottobre 2007
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