domenica 10 gennaio 2010

Generare un disco di ripristino con clonezilla

1) Creazione immagine

Scaricare l'immagine ISO di Clonezilla
Masterizzarla su CD
Inserirlo nel PC da clonare
Avviare il PC partendo da CD
Scrivere immagine su server o disco locale con nome NOMEIMMAGINE

2) generazione immagine ISO

Reboot del pc
montare la directory contenente l'immagine su /home/partimag
cd /home/partimag
/opt/drbl/sbin/ocs-iso -g it_IT.UTF-8 -t -k NONE -e "-g auto -b -c restoredisk NOMEIMMAGINE sda" NOMEIMMAGINE
Viene creato il file /home/partimag/NOMEIMMAGINE.iso che puo' essere masterizzato.

3) installazione / ripristino

Inserire il cd/dvd creato nel PC da installare/ripristinare
boot
ENTER su menu iniziale
y per confermare inizio ripristino
reboot

Riservare a WordPress una directory lasciando il vostro Blog nella Root

Molti vogliono usare WordPress per gestire la root del loro sito (es.: http://example.com) ma non vogliono che i file di WordPress risiedano sulla loro directory root. E' possibile quindi installare Wordpress in una sottodirectory della root ma facendo apparire il blog come se fosse installato nella root.

Il processo per spostare WordPress nella sua directory e' il seguente:

1. Create la nuova directory che conterra' i file di WordPress ( usiamo per esempio la directory /wordpress ):
Su un sistema Linux posizionatevi sulla directory root del vostro sito e lanciate i comandi seguenti:
mkdir wordpress
chown apache:apache wordpress

2. Andate nel pannello GENERALE di WordPress.
3. Nella casella Indirizzo WordPress (URL): inserite l'indirizzo della nuova posizione dei file di WordPress. Esempio http://example.com/wordpress
4. Nella casella Indirizzo del blog (URL): inserite l'indirizzo dell'URL della directory root. Esempio: http://example.com
5. Cliccate su Aggiorna Opzioni (Non vi preoccupate di eventuali messaggi di errore e non provate a visualizzare il vostro blog, probabilmente ne ricavereste solo un messaggio di file non trovato)
6. Spostate i file di WordPress nella nuova directory.
7. Copiate i file index.php e .htaccess dalla directory di WordPress alla directory root del vostro sito. Il file .htaccess e' invisibile, se state usando un client FTP, probabilmente dovrete configurarlo per mostrare i file invisibili. Se non state usando i permalinks, probabilmente non vete un file .htaccess.
8. Aprite il file index.php contenuto nella directory root con un editor di testo.
9. Modificate la linea:
require('./wp-blog-header.php');

come segue, usando il nome della directory in cui avete i file principali di Wordpress:
require('./wordpress/wp-blog-header.php');

salvate e uscite.
10. Loggatevi al nuovo indirizzo, dovrebbe essere qualcosa di simile a:
http://example.com/wordpress/wp-admin/
11. Se utilizzate i Permalink, andate nel pannello Permalink e aggiornate la struttura di Permalink. WordPress aggiornera' automaticamente il vostro file .htaccess se questo ha i permessi corretti. Se WordPress non puo' scrivere sul file .htaccess, mostrera' le nuove regole di rewrite che dovrete copiare manualmente nel file .htaccess (nella stessa directory che ospita il file index.php principale)

giovedì 7 gennaio 2010

Easy Tag: tabella di help per Fill Tag Scan

Strings associated with code:
Will fill the field:
%a
Artist
%b
Album
%c
Comment
%p
Composer
%r
Copyright
%e
Encoded by
%g
Genre
%i
None! (used to ignore a string)
%l
Number of tracks
%o
Original artist
%n
Track
%t
Title
%u
URL
%y
Year

mercoledì 6 gennaio 2010

Schermo nero uscendo da Virtual console

Sensazione bellissima, passeggiare per la strada e sentirsi dire: "io leggo il tuo blog, posso chiederti una cosa?" :) [*]

Il problema esposto e' il seguente: dopo essere passato sulla prima virtual console premendo CTRL-ALT-F1, non e' possibile tornare all'ambiente grafico con CTRL-ALT-F7 o con ALT-F7.

Non avendo personalmente questo problema posso dare due consigli per fare del buon vecchio troubleshooting:

1) provare a disabilitare gli effetti grafici (compiz)
2) provare a installare un kernel 2.6.32 (specialmente se si ha una scheda video Intel)

Avanti prodi lettori....se avete questo problema provate a seguire le due indicazioni, se invece l'avete risolto precedentemente, fateci sapere cosi' potremo dare la soluzione.

[*] L'alce e' notoriamente un animale schivo ma vanitoso..... 3:-)

Comodi strumenti per il debug di avahi: mdns-scan e avahi-browse

Ecco la definizione del comando mdns-scan nella sua man page:
mdns-scan - Scan for mDNS/DNS-SD services published on the local network
Per installarlo:
sudo apt-get install mdns-scan

Per verificare quali servizi vengono offerti da avahi sulla vostra rete basta lanciare il comando senza argomenti:
mdns-scan

Vedrete qualcosa del genere:
+ pc1 [xx:xx:xx:xx:xx:xx]._workstation._tcp.local
+ Desktop remoto di utente su pc1._rfb._tcp.local
+ pc2 [xx:xx:xx:xx:xx:yy]._workstation._tcp.local
+ Nome Cognome's Music._daap._tcp.local
+ utente's remote desktop on srv1._rfb._tcp.local
+ srv1._daap._tcp.local
+ srv1 [xx:xx:xx:xx:xx:zz]._workstation._tcp.local
+ srv1._rsp._tcp.local
Browsing ... \

E qui si ferma lasciando attiva la scansione, per uscire al prompt dovete premere CTRL-C.
Ma vediamo di spiegare l'output del comando riga per riga:
+ pc1 [xx:xx:xx:xx:xx:xx]._workstation._tcp.local
+ pc2 [xx:xx:xx:xx:xx:yy]._workstation._tcp.local
+ srv1 [xx:xx:xx:xx:xx:zz]._workstation._tcp.local

Le tre righe precedenti indicano che ci sono 3 workstation sulla rete (con avahi attivo)
+ Desktop remoto di utente su pc1._rfb._tcp.local
+ utente's remote desktop on srv1._rfb._tcp.local

Le due righe precedenti indicano che ci sono 2 desktop remoti disponibili sulla rete (pc1 e srv1)
+ Nome Cognome's Music._daap._tcp.local

La riga precedente indica che c'e' un utente (Nome Cognome) che sta condividendo la sua directory Music in protocollo daap (iTunes...in questo caso tramite rhythmbox)
+ srv1._daap._tcp.local

La riga precedente indica che c'e' una macchina (srv1) che sta condividendo la sua collezione di musica daap (iTunes...in questo caso tramite il demone mt-daapd)
+ srv1._rsp._tcp.local

La riga precedente indica...non lo so :) Un biscottino danese a chi mi sa dire cosa indica.

Passiamo ora al secondo comando: avahi-browse.
Per poterlo utilizzare dobbiamo installarlo con il comando:
sudo apt-get install avahi-utils

Mentre mdns-scan non aveva argomenti, avahi-browse ne ha diversi, quelli che ci interessano di piu' sono -a (visualizza tutti i servizi disponibili in rete) e -t (esci dopo la scansione).
Lanciando il comando:
avahi-browse -a

otteniamo un output simile a quello del comando precedente:
+ wlan0 IPv4 Nome Cognome's Music iTunes Audio Access local
+ wlan0 IPv4 srv1 iTunes Audio Access local
+ wlan0 IPv4 srv1 _rsp._tcp local
+ wlan0 IPv4 Desktop remoto di utente su pc1 VNC Remote Access local
+ wlan0 IPv4 utente's remote desktop on srv1 VNC Remote Access local
+ wlan0 IPv4 pc1 [xx:xx:xx:xx:xx:xx] Workstation local
+ wlan0 IPv4 srv1 [xx:xx:xx:xx:xx:zz] Workstation local
+ wlan0 IPv4 pc2 [xx:xx:xx:xx:xx:yy] Workstation local

Il programma sembra fermarsi ma in realta' continua la scansione, per uscire dovete premere CTRL-C. Se al contrario volete che esca da solo dopo aver visualizzato i servizi disponibili, dovete lanciarlo come segue:
avahi-browse -at

martedì 5 gennaio 2010

Moosesoom in Koreano


A quanto pare anche l'antico oriente e' interessato alla saggezza dell'alce.
Ho appena scoperto che all'indirizzo http://ko.mloovi.com/h/2fa1498c7fb8b2f25ad84ae27bdcebe9 (oppure potete guardare l'immagine qui sopra) potete trovare la versione koreana del nostro onorevole blog.

lunedì 4 gennaio 2010

Sata, periferiche e cavi


Giusto per chiarire una serie di dubbi che attanagliano un sacco di gente:
Entrambi i dischi rigidi SATA e SATA2 possono essere utilizzati su qualsiasi controller SATA. Se il controller SATA puo' gestire solo 150mb/s, un disco SATA2 ad esso collegato si comportera' come un disco SATA.

Un qualsiasi cavo SATA puo' essere utilizzato sia per dischi SATA che per dischi SATA2. Drive e cavi sono completamente intercambiabili.

Per quanto riguarda i cavi, sul mercato trovate cavi SATA, cavi SATA 150, cavi SATA 300, cavi SATA2: non lasciatevi ingannare, il cavo e' lo stesso....eventualmente alcuni cavi venduti come SATA2 o SATA 300 hanno un meccanismo a molla sul connettore per rendere piu' difficile un distacco accidentale del cavo.