giovedì 9 ottobre 2014
ispconfig3: disabilitare filtri antivirus e antispam
Commentare le due linee:
content_filter = amavis:[127.0.0.1]:10024
receive_override_options = no_address_mappings
che diventano quindi:
# content_filter = amavis:[127.0.0.1]:10024
# receive_override_options = no_address_mappings
Far ripartire postfix:
/etc/init.d/postfix restart
Rimettere in coda le eventuali mail in sospeso:
postsuper -r ALL
(questo ultimo comando serve ad evitare l'errore "postfix/qmgr[xxxx]: warning: connect to transport private/amavis: Connection refused"
Disabilitare servizi antispam e antivirus:
/etc/init.d/clamav-daemon stop
/etc/init.d/clamav-freshclam stop
/etc/init.d/amavis stop
Dopo aver verificato che tutto funzioni corretamente, disabilitare l'avvio automatico al boot dei servizi antispam e antivirus:
update-rc.d -f clamav-daemon remove
update-rc.d -f clamav-freshclam remove
update-rc.d -f amavis remove
lunedì 7 luglio 2014
Backup di un account imap con imapsync
apt-get install libdate-manip-perl libterm-readkey-perl libterm-readkey-perl libdigest-hmac-perl libdigest-hmac-perl libdate-manip-perl libmail-imapclient-perl
e ancora:
apt-get install makepasswd rcs perl-doc libmail-imapclient-perl make git-core git-doc git-svn git-gui gitk
Scarichiamo i sorgenti dell'ultima versione di imapsync
cd /tmp
git clone git://github.com/imapsync/imapsync.git
Compiliamo i sorgenti:
cd imapsync
make install
Se ricevete degli errori causati dalla mancanza di alcune librerie Perl sul vostro sistema, provate a lanciare il comando seguente:
perl -mMail::IMAPClient -mDigest::MD5 -mTerm::ReadKey -mIO::Socket::SSL \
-mDigest::HMAC_MD5 -mAuthen::NTLM -e -mTime::HiRes \
-mData::Uniqid -mURI::Escape -mFile::Copy::Recursive -mIO::Tee ""
Se tutto va bene dovreste vedere qualcosa del genere:
A questo punto vi consiglio un'occhiatina alla man page di imapsync:
man imapsync
Per il mio test iniziale replica di un account imap tra 2 server Debian Wheezy con Dovecot Imap ho usato questo comando:
imapsync --host1 alderan --host2 tatooine --user1 c3po --user2 r2d2 --tls1 --noauthmd5 --authmech1 CRAM-MD5 --authmech2 LOGIN
martedì 18 marzo 2014
Configurare DKIM (DomainKeys Identified Mail) con Postfix su Debian usando OpenDKIM (HOWTO)
/etc/init.d/onendkim restart
/etc/init.d/postfix restart
Verificare su /var/log/mail.log che entrambi i servizi siano ripartiti e che non ci siano altri errori.
Aggiungere i record DNS:
Ora che il vostro server sta firmando le mail in uscita e verificando le mail in entrata, avete bisogno di inserire alcune informazioni nei record DNS per dire agli altri mail server come sono configurate le vostre chiavi e per fornire loro la chiave pubblica in modo che possano verificare che la tua mail e' firmata correttamente.
cat /etc/opendkim/keys/example.com/default.txt
L'output di questo comando dovrebbe essere simile a quanto segue:
default._domainkey IN TXT "v=DKIM1; g=*; k=rsa; p=7k45u5i2T1AlEBeurUbdKh7Nypq4lLMXC2FHhezK33BuYR+3L7jxVj7FATylhwIDAQABMIGfMA0GCSqGSIb3DQEBAQUAA4GNADCBiQKBgQDHY7Zl+n3SUldTYRUEU1BErHkKN0Ya52gazp1R7FA7vN5RddPxW/sO9JVRLiWg6iAE4hxBp42YKfxOwEnxPADbBuiELKZ2ddxo2aDFAb9U/lp4" ; ----- DKIM default for example.com
martedì 13 agosto 2013
Dovecot IMAP: upgrade da 1.x a 2.x su Debian Lenny
deb http://xi.rename-it.nl/debian/ oldstable-auto/dovecot-2.0 main
apt-get update
apt-get install dovecot-imapd
mercoledì 3 luglio 2013
backuppc: "Tar exited with error 512 ()" due to read permission failures
/etc/sudoers
backuppc ALL = NOPASSWD: /bin/tar
/etc/backuppc/local.pl
$Conf{TarClientCmd} = '/usr/bin/env LC_ALL=C $tarPath -c -v -f - -C $shareName' . ' --totals';
$Conf{TarClientCmd} = '/usr/bin/sudo $tarPath -c -v -f - -C $shareName' . ' --totals';
giovedì 27 giugno 2013
DNS: generazione chiave rndc per aggiornamenti dinamici
rndc-confgen -a -c /etc/bind/rndc.keyse il comando precedente si dovesse bloccare (normalmente termina quasi istantaneamente) lanciate il comando seguente:
rndc-confgen -r /dev/urandom -a -c /etc/bind/rndc.key
Disabilitare IPv6 su Debian 7 Wheezy
echo net.ipv6.conf.all.disable_ipv6=1 > /etc/sysctl.d/disableipv6.confCompletare la procedura riavviando il computer.
Bind9 Error : named[....]: network unreachable resolving ...
named[8660]: network unreachable resolving 'zd.somedomain.org/AAAA/IN': 2001:500:f::1#53
/etc/default/bind9
-4
OPTIONS="-4 -u named"
Completare la procedura facendo ripartire il servizio bind.
BIND+DHCP: gli aggiornamenti dinamici del DNS non funzionano
Jun 27 22:27:26 milhouse named[3278]: /etc/bind/zones/db.simpson.jnl: open: permission denied
Jun 27 22:27:26 milhouse named[3278]: client 192.168.2.130#40535: updating zone 'corimtec.mylan/IN': error: journal open failed: unexpected error
Jun 27 22:27:26 milhouse dhcpd: Forward map from bart.simpson.local. to 192.168.2.162 FAILED: SERVFAIL
-rw-r--r-- 1 root bind 5951774 Jun 27 22:42 /etc/bind/zones/db.simpson.jnl
chmod 664 /etc/bind/zones/db.simpson.jnl
-rw-rw-r-- 1 root bind 5951774 Jun 27 22:42 /etc/bind/zones/db.simpson.jnl
mercoledì 26 ottobre 2011
E: The package openerp-server needs to be reinstalled, but I can’t find an archive for it.
E: The package package name needs to be reinstalled, but I can’t find an archive for it.
dpkg --remove --force-remove-reinstreq openerp-server
update-python-modules: error: /usr/share/python-support/openerp-server.public is not a directory
/usr/share/python-support/openerp-server.public
rm /usr/share/python-support/openerp-server.public
dpkg --remove --force-remove-reinstreq openerp-server
giovedì 18 marzo 2010
Script per installare OpenErp su varie distribuzioni
Attenzione: la versione per Ubuntu puo' essere installata solo su versione 8.10 a causa di una incompatibilita' tra OpenErp e la versione 2.6 di Python installata sulle versioni successive.
La versione per Debian Lenny si installa senza intoppi.
Alcuni pacchetti mancanti possono generare gli errori seguenti, dopo gli errori ho aggiunto il comando per installare il relativo pacchetto mancante:
Error: python module psycopg2 (PostgreSQL module) is required
Error: python module mx.DateTime (date and time handling routines for Python) is required
sudo apt-get install python-psycopg2
Error: python module libxslt (libxslt python bindings) is required
sudo apt-get install python-libxslt1
Error: python module pychart (pychart module) is required
sudo apt-get install python-pychart
Error: python module pydot (pydot module) is required
sudo apt-get install python-pydot
Error: python-xml >= 0.8.4 (PyXML, XML Tools for python) is required.:
sudo apt-get install python-xml
venerdì 12 marzo 2010
mercoledì 6 gennaio 2010
Comodi strumenti per il debug di avahi: mdns-scan e avahi-browse
mdns-scan - Scan for mDNS/DNS-SD services published on the local network
Per installarlo:
sudo apt-get install mdns-scan
Per verificare quali servizi vengono offerti da avahi sulla vostra rete basta lanciare il comando senza argomenti:
mdns-scan
Vedrete qualcosa del genere:
+ pc1 [xx:xx:xx:xx:xx:xx]._workstation._tcp.local
+ Desktop remoto di utente su pc1._rfb._tcp.local
+ pc2 [xx:xx:xx:xx:xx:yy]._workstation._tcp.local
+ Nome Cognome's Music._daap._tcp.local
+ utente's remote desktop on srv1._rfb._tcp.local
+ srv1._daap._tcp.local
+ srv1 [xx:xx:xx:xx:xx:zz]._workstation._tcp.local
+ srv1._rsp._tcp.local
Browsing ... \
E qui si ferma lasciando attiva la scansione, per uscire al prompt dovete premere CTRL-C.
Ma vediamo di spiegare l'output del comando riga per riga:
+ pc1 [xx:xx:xx:xx:xx:xx]._workstation._tcp.local
+ pc2 [xx:xx:xx:xx:xx:yy]._workstation._tcp.local
+ srv1 [xx:xx:xx:xx:xx:zz]._workstation._tcp.local
Le tre righe precedenti indicano che ci sono 3 workstation sulla rete (con avahi attivo)
+ Desktop remoto di utente su pc1._rfb._tcp.local
+ utente's remote desktop on srv1._rfb._tcp.local
Le due righe precedenti indicano che ci sono 2 desktop remoti disponibili sulla rete (pc1 e srv1)
+ Nome Cognome's Music._daap._tcp.local
La riga precedente indica che c'e' un utente (Nome Cognome) che sta condividendo la sua directory Music in protocollo daap (iTunes...in questo caso tramite rhythmbox)
+ srv1._daap._tcp.local
La riga precedente indica che c'e' una macchina (srv1) che sta condividendo la sua collezione di musica daap (iTunes...in questo caso tramite il demone mt-daapd)
+ srv1._rsp._tcp.local
La riga precedente indica...non lo so :) Un biscottino danese a chi mi sa dire cosa indica.
Passiamo ora al secondo comando: avahi-browse.
Per poterlo utilizzare dobbiamo installarlo con il comando:
sudo apt-get install avahi-utils
Mentre mdns-scan non aveva argomenti, avahi-browse ne ha diversi, quelli che ci interessano di piu' sono -a (visualizza tutti i servizi disponibili in rete) e -t (esci dopo la scansione).
Lanciando il comando:
avahi-browse -a
otteniamo un output simile a quello del comando precedente:
+ wlan0 IPv4 Nome Cognome's Music iTunes Audio Access local
+ wlan0 IPv4 srv1 iTunes Audio Access local
+ wlan0 IPv4 srv1 _rsp._tcp local
+ wlan0 IPv4 Desktop remoto di utente su pc1 VNC Remote Access local
+ wlan0 IPv4 utente's remote desktop on srv1 VNC Remote Access local
+ wlan0 IPv4 pc1 [xx:xx:xx:xx:xx:xx] Workstation local
+ wlan0 IPv4 srv1 [xx:xx:xx:xx:xx:zz] Workstation local
+ wlan0 IPv4 pc2 [xx:xx:xx:xx:xx:yy] Workstation local
Il programma sembra fermarsi ma in realta' continua la scansione, per uscire dovete premere CTRL-C. Se al contrario volete che esca da solo dopo aver visualizzato i servizi disponibili, dovete lanciarlo come segue:
avahi-browse -at
mercoledì 23 dicembre 2009
Avahi e mt-daap: ultimo atto...forse....
Per riassumere questi i problemi causati dalla presenza di avahi nella nostra rete:
- Timeout e malfunzionamenti nella risoluzione di nomi DNS
- Impossibilita' di eseguire mt-daapd, il demone FireFly per la condivisione di musica in rete
- Impossibilita' da parte di Rhythmbox e di altri client di rilevare automaticamente i server mt-daapd presenti in rete
Nei post precedenti avevamo eliminato alla radice il problema eliminando il demone-avahi (didinstallandolo o disabilitandone la partenza al boot).
In realta' il problema era dato dalla incompatibilita' del sistema avahi con la presenza di un server DNS e soprattutto di un qualsiasi dominio .local
Si deve pertanto modificare il dominio locale in modo che non termini con .local:
dominio.local e' sbagliato
dominio.locale e' giusto
dominio.lan e' giusto
dominio.mylan e' giusto
dominio.nostro e' giusto
dominio.pincopallino e' giusto
Seguite le istruzioni di questo post per impostare il parametro -m ad ogni esecuzione di mt-daapd.
Create il file /etc/avahi/services/daap.service con il contenuto seguente:
<!DOCTYPE service-group SYSTEM "avahi-service.dtd">
<!-- $Id: ssh.service 1391 2007-02-07 11:54:54Z lennart $ -->
<!-- See avahi.service(5) for more information about this configuration file -->
<service-group>
<name replace-wildcards="yes">%h</name>
<service>
<type>_daap._tcp</type>
<port>3689</port>
</service>
<service>
<type>_rsp._tcp</type>
<port>3689</port>
</service>
</service-group>
Poi fate ripartire mt-daapd, chiudete e riaprite Rhythmbox e il vostro server mt-daap dovrebbe apparire automaticamente nel pannello di sinistra.
martedì 1 dicembre 2009
Lexmark x2500 su LInux: non esiste sporco...ehm...stampante impossibile....

Ho questa multifunzione ferma a prendere polevere da 2 anni, l'avevo comprata a un prezzo ridicolo un giorno che mi serviva con urgenza uno scanner (gli scannero costavano tutti almeno 3 volte tanto) in attesa che la mia fida Epson RX500 resuscitasse.
La terribile scoperta avvenne 5 minuti dopo che l'avevo estratta dalla scatola....non e' ASSOLUTAMENTE gestita o gestibile da Linux.
E' cominciato cosi' il periodo spento e polveroso della mia stampante.
Ieri sera girovagando nella blogosfera ho trovato qualche voce confortante e cosi' mi sono detto: perche' non provare?
Inizialmente ho dovuto lottare con un grosso problema: l'alimentatore non funziona piu' (e dire che non ha lavorato molto). sostituire un alimentatore non sarebbe un problema se utilzzasse un attacco piu' o meno standard, invece questa stampante utilizza un alimentatore interno-estraibile. Da un lato accetta un comune cavo elettrico da radio, dall'altro ha due piastrine che al momento dell'inserimento nella stampante vengono a contatto con due mollette.
===== MOMENTO DELL'ACCROCCHIO =====
trovato un altro alimentatore di pari potenza (ecco che ho fatto bene a portarmi dalla romania quell'alimentatore di una stampante che veniva gettata), ho aperto l'alimentatore della Lexmark, ho tolto un po' di componenti a caso per farmi spazio, ho praticato un foro nella carcassa per poter farci passare i cavetti provenienti dall'altro alimentatore e li ho saldati al retro delle piastrine.
Piccolo giro di tester giusto per escludere esplosioni al primo collegamento e via che la stampante si e' accesa correttamente...non garantisco sulla durata dell'accrocchio, ma al momento funziona.
===== FINE MOMENTO DELL'ACCROCCHIO =====
(il momento dell'accrocchio vi e' stato gentilmente offerto dalla Grappa Tacchino Sigillo Vero)
Secondo problema..trovare i driver:
i driver linux per Lexmark 2500 non esistono, e bisogna cercarli nelle pagine dedicate alla sorella maggiore x2600. Ho detto cercarli e intendevo dire quello che ho detto....se andate nella pagina del supporto di www.lexmark.com e richiedete i driver per la x2600 vi vengono proposte solo le versioni per Windows e Mac. Per trovare l'oggetto del nostro desiderio dovete utilizzare il box di ricerca e cercare "linux driver download" o qualcosa del genere.
Siete fortunati e vi dico subito che possono essere scaricati qui:
http://support.lexmark.com/index?locale=en&segment=SUPPORT&userlocale=EN_US&question=x2600+linux+driver&productCode=LEXMARK_X2600&page=answers&detectedProductFacet=CMS-CATEGORY_REF.LEXMARK.PRODUCTS.ALLINONE.LEXMARK_X2600&searchid=1253019616030#3
deb
http://www.downloaddelivery.com/downloads/cpd/lexmark-inkjet-08-driver-1.0-1.i386.deb.sh.zip
rpm
http://www.downloaddelivery.com/downloads/cpd/lexmark-inkjet-08-driver-1.0-1.i386.rpm.sh.zip
tar
http://www.downloaddelivery.com/downloads/cpd/lexmark-inkjet-08-driver-1.0-1.i386.tar.gz.sh.zip
1. Per Eee PC o altre distribuzioni basate su Debian scegliete l'opzione Debian 4 e scaricate il file:
lexmark-inkjet-08-driver-1.0-1.i386.deb.sh.zip
2. Non collegate la stampante. Estraete il contenuto del file.
3. Vi troverete quindi un lo stesso file decompresso (l'estensione non sara' piu' .sh.zip ma .sh
Se non riuscite ad eseguirlo cliccandoci sopra dovete aprire un terminale e lanciare i comandi seguenti:
chmod 744 lexmark-inkjet-08-driver-1.0-1.i386.deb.sh
./lexmark-inkjet-08-driver-1.0-1.i386.deb.sh
4. Ora seguite le istruzioni sullo schermo. Quando vi sara' chiesto di collegare la stampante, fatelo. Non verra' riconosciuta (perche' non e' una 2600, ma non c'e' problema), uscite cliccando su CLOSE e cliccando YES.
ATTENZIONE!!!!
Su Ubuntu 9.04 e successive la procedura di installazione potrebbe fallire (viene segnalata una errata versione di cups) con l'errore:
The installer has detected the operating system does not meet CUPS minimum version requirements. Please install CUPS version 1.2 or higher and run the installer again.Il problema si risolve rilanciando la procedura con la sintassi seguente:
./lexmark-inkjet-08-driver-1.0-1.i386.deb.sh --noexec --target lexmark_install
Poi seguite le istruzioni che trovate nella prima risposta di questo thread: http://ubuntuforums.org/showthread.php?t=1223710
5. Ora bisogna editare tre file di testo per cambiare il product id (PID) da 011d (o 0x011d), che e' il PID per la serie X2600, a 010b (o 0x010b) che e' il PID per la Lexmark X2000. I comandi seguenti aprono i 3 file per la modifica.
sudo gedit /usr/lexinkjet/lxk08/etc/lxdn.conf
sudo gedit /usr/lexinkjet/lxk08/etc/99-lexmark-2600-series.rules
sudo gedit /usr/lexinkjet/lxk08/etc/Lexmarklxdn.conf
Sostituite tutte le ricorrenze di 011d in 010b (o 011D in 010B se fosse scritto in maiuscolo), salvate e uscite.
6. Ora aggiungete la stampante usando l'interfaccia di CUPS.
Nella prima casella nella pagina Nome/Descrizione non si possono usare spazi, quindi digitate lexmarkX2550 come unica parola. Nella pagina successiva, nella lista di selezione selezionate: "Lexmark USB Backend #1 (Lexmark X2500 series)". Come Modello/Driver selezionate "Lexmark 2600 series, 1.0 (en)".
7. Per finire cliccate su "Stampa pagina di prova" e incrociate le dita. ..
Anche lo scanner dovrebbe funzionare, suppur solo da computer e non utilizzando il bottone di scansione sulla stampante.
C'e' anche un programma di Lexmark per monitorare il livello degli inchiostri e per allineare le testine. Per eseguirlo lanciate da terminale il comando:
lexijtools
Purtroppo non sembra funzionare, probabilmente perche' non riconosce le cartucce della x2500.
Per allineare le testine su una stampante x2500 e' sufficiente premere per 3 secondi il bottone di scansione, inserire il foglio stampato sul vetro dello scanner e premere di nuovo il bottone di scansione.
martedì 17 novembre 2009
Reimpostare la password di desktop remoto su Ubuntu/Debian
Disabilitiamo l'accesso remoto:
gconftool-2 -s -t bool /desktop/gnome/remote_access/enabled false
Generiamo una password criptata (Base 64) utilizzando il sito:
http://www.javazoom.net/services/base64/base64.jsp
oppure mediante il comando:
echo -n PASSWORD | base64 -
Dove al posto di PASSWORD dovete inserire la password che volete impostare.
Impostiamo la password con il comando:
gconftool-2 -s -t string /desktop/gnome/remote_access/vnc_password PASSWORD_CRIPTATA
Dove al posto di PASSWORD_CRIPTATA dovete inserire la password generata.
Riabilitiamo l'accesso remoto:
gconftool-2 -s -t bool /desktop/gnome/remote_access/enabled true
sabato 14 novembre 2009
Ubuntu: personalizzare il kernel
uname -r
sul mio sistema l'output del comando e'
2.6.31.4-custom
ma ovviamente puo' variare su ogni sistema, continueremo ad usare questo come esempio per questo post.
Installiamo ora i sorgenti del kernel (ricordatevi di cambiare numero di versione se necessario)
sudo apt-get install linux-source-2.6.31 kernel-package libncurses5-dev fakeroot
I sorgenti vengono installati (come file tar compresso) nella directory /usr/src
D'ora in poi lavoreremo con credenziali di amministratore, lanciamo quindi il comando
sudo -s
Ora ci spostiamo nella directory contenente il kernel e lo scompattiamo (e' necessaria l'utility bunzip2 contenuta nel pacchetto bzip2):
cd /usr/src
bunzip2 linux-source-2.6.31.tar.bz2
tar xvf linux-source-2.6.31.tar
ln -s linux-source-2.6.31 linux
Facciamo una copia della configurazione del kernel in esecuzione per velocizzare il processo di configurazione del nuovo kernel (attenzione al carattere ` , non e' un apice singolo, bensi' un apice inverso che sulla tastiera italiana si ottiene con AltGr+' e corrisponde al codice ASCII 96):
cp /boot/config-`uname -r` /usr/src/linux/.config
Lanciamo l'utility che ci consente di personalizzare (o customizzare) il vostro kernel:
cd /usr/src/linux
make menuconfig
Prima di tutto scendete in fondo al menu e selezionate la voce
Load an Alternate Configuration File
seguite le istruzioni per caricare il file .config (basta premere INVIO)
Potete quindi cominciare a configurare il vostro kernel abilitando o disabilitando funzioni o moduli. Quando avete finito selezionate la voce
Exit
e salvate la configurazione quando richiesto.
Eseguiamo un make clean per verificare che tutto sia a posto:
make-kpkg clean
Lanciamo finalmente la compilazione:
fakeroot make-kpkg --initrd --append-to-version=-custom kernel_image kernel_headers
ATTENZIONE!!! Se avete un dual core, un quad core o un sistema multiprocessore, potete ottimizzare la compilazione utilizzando la variabile di ambiente CONCURRENCY_LEVEL settata al doppio del numero dei processori o dei core.
Per sapere quanti processori/core ci sono sul nostro sistema possiamo lanciare il comando:
grep -c '^processor' /proc/cpuinfo
nel mio caso (dual core) ottengo un 2 quindi devo settare la variabile CONCURRENCY_LEVEL a 4.
Rivediamo il comando di compilazione del kernel alla luce di quanto appena detto:
CONCURRENCY_LEVEL=4 fakeroot make-kpkg --initrd --append-to-version=-custom kernel_image kernel_headers
Questo processo genera due file .deb nella directory /usr/src (al posto degli asterischi troverete il numero di versione del kernel compilato):
linux-image*****.deb
linux-headers*****.deb
potete installare entrambi i pacchetti con il comando (torno al mio esempio):
dpkg -i linux-image-2.6.31.4-custom_2.6.31.4-custom-10.00.Custom_amd64.deb
dpkg -i linux-headers-2.6.31.4-custom_2.6.31.4-custom-10.00.Custom_amd64.deb
venerdì 6 novembre 2009
Notebook con la webcam storta

Se anche a voi capita di vedervi cosi' quando siete ripresi dalla webcam del vostro notebook, allora questo post potrebbe esservi utile.
Il problema e' causato dal fatto che spesso le webcam dei portatili vengono montate alla rovescio per motivi di spazio nello chassis del computer. Ci pensano poi i driver a ruotare l'immagine.
Su linux questo di solito non accade(va), ma ora sono in atto alcuni workaround per aggirare questo problema.
In breve ho scovato 3 diverse vie per raggiungere lo stesso risultato:
- Applicare una patch manualmente e ricompilare il modulo uvcvideo
- Utilizzare uno script per fare (+ o -) la stessa cosa del punto 1 pero' automagicamente
- Utilizzare una versione aggiornata del pacchetto libv4l che riconosca il vostro notebook e ruoti l'immagine proveniente dalla webcam
QUESTA SOLUZIONE E' OBSOLETA: USARE IL TERZO METODO
Trovate un howto dettagliato all'url http://forum.ubuntu-it.org/index.php/topic,199106.msg1326411.html#msg1326411
QUESTA SOLUZIONE E' OBSOLETA: USARE IL TERZO METODO
http://radu.cotescu.com/2009/07/31/resolving-vertically-flipped-images-from-webcams-in-ubuntu/
Hans de Goede ha inserito un fix specifico per quei modelli di webcam che vengono montati a rovescio nella libreria libv4l
, una libreria video per Linux che gestisce varie periferiche. Se l'ultima versione della libreria non riconosce il vostro modello di webcam, niente paura: dovete mandare a Hans due file contenenti i dati necessari per poter applicare le giuste correzioni alla libreria.
I file possono essere generati con i seguenti comandi:
lsusb > lsusb.log
dmidecode > dmi.log
e devono essere inviati all'indirizzo hdegoede at redhat.com
A partire dalla release 0.6.0, la libreria gestisce correttamente le webcam sottosopra. I pacchetti creati da Hans sono per Fedora (lui lavora per Red Hat). Per installarla su ubuntu, non vi resta che compilare i sorgenti o trovare qualcuno che abbia creato i pacchettti deb. (ad esempio QUI). In quest'ultimo caso aggiungete il repository al vostro sistema e installate/aggiornate il pacchetto libv4l-0
.
venerdì 2 ottobre 2009
named[...]: network unreachable resolving
named[9217]: network unreachable resolving 'www.google.com/A/IN': 2001:500:2f::f#53
named[9217]: network unreachable resolving 'www.google.com.localdomain.net/AAAA/IN': 001:dc3::35#53
il problema sta nel protocollo IPv6, se non lo usate potete modificare i parametri di lancio del vostro server DNS. Su debian la modifica va fatta nel file
/etc/default/bind9sostituendo la riga:
OPTIONS="-u bind"
con la riga
OPTIONS="-4 -u bind"
Fate ripartire il vostro server DNS e i vostri log (ma soprattutto l'addetto al loro monitoraggio) ve ne saranno grati.
venerdì 25 settembre 2009
mt-daapd non parte piu'!!!!
Dopo averlo rimosso (vedi post precedente) mt-daapd ha smesso di funzionare.
Si rifiutava di partire senza il suo compagno di giochi avahi.
Per tranquillizzarlo e' necessario farlo partire con l'opzione
-m
Aprite il file /etc/init.d/mt-daapd
trovate la linea (a inizio file)
DAEMON=/usr/sbin/mt-daapd
subito dopo, se non esiste, aggiungete la linea
DAEMON_OPTS=-m
oppure aggiungete il
-m
alla esistente linea
DAEMON_OPTS=
Ora potete rieseguire mt-daapd con il comando
/etc/init.d/mt-daapd start