Guardate cosa mi e' apparso stamattina lungo un corridoio del tribunale di Rimini:
Cosa c'entra [CENSURA]? Fatevi un giro al tribunale poi mi saprete dire.... :)
mercoledì 25 giugno 2008
martedì 24 giugno 2008
OpenOffice: adattare un foglio Calc alla stampa
Format -> Page -> Sheet
In basso trovate:
Scale -> Scaling mode -> Fit print range(s) to width/eight
A questo punto bisogna impostare il numero di pagine (in larghezza e altezza) su cui si vuole stampare il vostro foglio elettronico.
In basso trovate:
Scale -> Scaling mode -> Fit print range(s) to width/eight
A questo punto bisogna impostare il numero di pagine (in larghezza e altezza) su cui si vuole stampare il vostro foglio elettronico.
sabato 21 giugno 2008
Il jumper maledetto dei dischi SATA
della serie: forse non tutti sanno che...
I dischi SATA hanno un jumper che ne riduce la velocita' di trasmissione dati.
Per motivi di compatibilita' questa viene abbassata da 3 giga al secondo a 1.5 giga al secondo.
Togliendo il jumper viene ristabilita la piena operativita' del disco (sempre che venga usato su un controller capace di gestirla)
I dischi SATA hanno un jumper che ne riduce la velocita' di trasmissione dati.
Per motivi di compatibilita' questa viene abbassata da 3 giga al secondo a 1.5 giga al secondo.
Togliendo il jumper viene ristabilita la piena operativita' del disco (sempre che venga usato su un controller capace di gestirla)
venerdì 13 giugno 2008
Configurazione modulo omnibook/toshiba
In un vecchio post avevo annunciato la presenza di un frontend grafico per il modulo omnibook.
Non ho piu' avuto occasione di testarlo, ma nel frattempo ho trovato un "pratico" frontend che gira su terminale: omnibookconf
Lo trovate qui:
Non ho piu' avuto occasione di testarlo, ma nel frattempo ho trovato un "pratico" frontend che gira su terminale: omnibookconf
Lo trovate qui:
https://sourceforge.net/projects/omnibookconf
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SMTP: tin.it e virgilio.it
Postfix: attivare SMTP AUTH
Se i log dal vostro server preferito smettono di arrivare nella vostra casella di posta.
Se nei log (/var/log/mail.log) del server trovate qualcosa del genere:
Su /etc/postfix/main.cf:
smtp_sasl_password_maps = hash:/etc/postfix/sasl_passwd
smtp_sasl_auth_enable=yes
smtp_sasl_security_options =
relayhost = RELAY_HOST
Su /etc/postfix/sasl_passwd (dovete crearlo voi):
RELAY_HOST utente@mydomain.com:PASSWORD
n.b.:
RELAY_HOST deve essere sostituito dall'SMTP server del vostro provider
utente@mydomain.com deve essere sostituito dallo username completo assegnatovi dal provider
PASSWORD deve essere sostituito dalla password assegnatavi dal provider
Eseguire i seguenti comandi:
In caso i log visualizzino un errore del genere:
Se nei log (/var/log/mail.log) del server trovate qualcosa del genere:
Jun 13 17:27:01 localhost postfix/smtp[26456]: 0DD1085CB: to=Allora dovete attivare l'autenticazione sull'SMTP con il vostro relayhost (di solito e' smtp.vostroprovider.it), relay=smtp.tin.it[62.211.72.32]:25
, delay=0.66, delays=0.03/0.01/0.41/0.21, dsn=5.0.0, status=bounced (host smtp.tin.it[62.211.72.32] said: 550 RCPT T
O:Relaying not allowed - please use SMTP AUTH (in reply to RCPT TO command))
Su /etc/postfix/main.cf:
smtp_sasl_password_maps = hash:/etc/postfix/sasl_passwd
smtp_sasl_auth_enable=yes
smtp_sasl_security_options =
relayhost = RELAY_HOST
Su /etc/postfix/sasl_passwd (dovete crearlo voi):
RELAY_HOST utente@mydomain.com:PASSWORD
n.b.:
RELAY_HOST deve essere sostituito dall'SMTP server del vostro provider
utente@mydomain.com deve essere sostituito dallo username completo assegnatovi dal provider
PASSWORD deve essere sostituito dalla password assegnatavi dal provider
Eseguire i seguenti comandi:
chown root:root /etc/postfix/sasl_passwdAttenzione: sul mio sistema c'erano gia' installati i seguenti pacchetti legati all'autenticazione sasl, non so quali/quanti siano necessari per consentire l'autenticazione. Se da voi non ci sono e avete problemi in fase di invio della posta provate a installarli:
chmod 600 /etc/postfix/sasl_passwd
postmap /etc/postfix/sasl_passwd
/etc/init.d/postfix restart
libauthen-sasl-perl
libsasl2
libsasl2-2
libsasl2-modules
sasl2-bin
In caso i log visualizzino un errore del genere:
Mar 31 11:25:14 my_server postfix/smtp[24449]: E70B51ADC: to=, relay=smtp.myisp.com[xxx.xxx.xxx.xxx]:25, delay=349882, delays=349879/0.06/3.1/0, dsn=4.7.0, status=deferred (SASL authentication failed; cannot authenticate to server smtp.myisp.com[xxx.xxx.xxx.xxx]: no mechanism available)molto probabilmente occorre installare il pacchetto
libsasl2-modules
Ricompilare un pacchetto debian
Visto che la vostra assistente personale Debian (foto sopra) di sicuro non vi rispondera', dovrete cavarvela da soli.
Prima di tutto verifichiamo di aver installati gli strumenti di base per la compilazione dei sorgenti:
che ci interessa:
Attenzione: il comando scarica i sorgenti nella directory corrente.
Scarichiamo le dipendenze necessarie al:
Nella cartella debian trovate alcuni file interessanti:
rules (contiene le opzioni di compilazione)
changelog (contiene il sommario delle modifiche apportate ai sorgenti)
Se avete finito le vostre modifiche possiamo ricompilare il pacchetto:
A compilazione terminata, troverete i pacchetti .deb nella directory superiore.
Se, ad esempio, desiderate installare il pacchetto appena generato, dovete eseguire i comandi seguenti:
Vediamo un esempio concreto. Immaginiamo di voler ricompilare il pacchetto mysql-server-5.0:
Prima di tutto verifichiamo di aver installati gli strumenti di base per la compilazione dei sorgenti:
apt-get install devscripts build-essential
scarichiamo i sorgenti del
apt-get source
Attenzione: il comando scarica i sorgenti nella directory corrente.
Scarichiamo le dipendenze necessarie al
apt-get build-dep
Nella cartella debian trovate alcuni file interessanti:
rules (contiene le opzioni di compilazione)
changelog (contiene il sommario delle modifiche apportate ai sorgenti)
Se avete finito le vostre modifiche possiamo ricompilare il pacchetto:
cd
debuild -us -uc
A compilazione terminata, troverete i pacchetti .deb nella directory superiore.
Se, ad esempio, desiderate installare il pacchetto appena generato, dovete eseguire i comandi seguenti:
cd ..
dpkg -i
Vediamo un esempio concreto. Immaginiamo di voler ricompilare il pacchetto mysql-server-5.0:
apt-get source mysql-server-5.0
apt-get build-dep mysql-server-5.0
cd mysql-dfsg-5.0-5.0.32
debuild -us -uc
cd ..
dpkg -i *.deb
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Virtualbox: migrazione di guest windows ... schermata blu
Spostando una macchina virtuale (windows xp o 2003) da un server all'altro, si puo' ottenere un orrenda schermata blu (BSOD) che le impedisce di partire correttamente.
Soluzione:
Abilitare IO-APIC nei settaggi della macchina virtuale
Invertire il settaggio General -> Advanced -> IDE Controller Type (puo' essere PIIX3 o PIIX4)
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giovedì 12 giugno 2008
The package jedit needs to be reinstalled, but I can't find an archive for it
Puo' capitare, installando un pacchetto deb, di ricevere questo simpatico errore
Per sbloccare la situazione potete lanciare il comando seguente:
The package NOME_PACCHETTO needs to be reinstalled, but I can't find an archive for itIl brutto e' che dopo averlo ricevuto non riuscirete piu' a installare/rimuovere alcun pacchetto.
Per sbloccare la situazione potete lanciare il comando seguente:
dpkg --remove --force-remove-reinstreq NOME_PACCHETTO
mercoledì 11 giugno 2008
Blogger: come inserire nei post codice HTML da visualizzare
Al seguente url trovate un traduttore in cui inserire il codice html che volete visualzzare nel vostro blog e che normalmente vi viene "spappolato" durante la visualizzazione in quanto il codice stesso viene interpretato dal vostro browser:
http://www.plus2net.com/html_tutorial/tags-page.php
http://www.plus2net.com/html_tutorial/tags-page.php
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show,
tanslation,
traduzione,
visualizzare
netselect-apt: netselect was unable to find a mirror
Per chi non lo sapesse netselect-apt e uno script perl che tramite il comando netselect cerca il mirror debian piu' veloce che potete utilizzare e vi crea nella directory corrente un file sources.list che potete poi utilizzare con apt-get.
Installazione:
Purtroppo si puo' riscontrare l'errore indicato nell'oggetto.
Soluzione:
Editare il file /usr/bin/netselect-apt e sostituire la linea:
Installazione:
apt-get install netselect-aptEsecuzione:
netselect-apt(per default vengono analizzati i repository stable)
Purtroppo si puo' riscontrare l'errore indicato nell'oggetto.
Soluzione:
Editare il file /usr/bin/netselect-apt e sostituire la linea:
$/="\n\n";con
$/="<br><br>";
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netselect was unable to find a mirror,
netselect-apt,
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bind9: dumping master file:...open: permission denied
Scenario:
1 server DNS primario e 1 server DNS secondario (entrambi basati su bind9)
Il master parte correttamente.
lo slave non parte e i log evidenziano un errore del genere:
Soluzione:
Probabilmente avete configurato named.conf (o named.conf.local) tenendo le zone per cui il server e' slave nella stessa directory in cui tenete le zone statiche (127, ecc). Ebbene cio' e' male.
Meglio creare una directory apposita e darle i permessi giusti. Ad esempio:
Rilanciate il servizio:
1 server DNS primario e 1 server DNS secondario (entrambi basati su bind9)
Il master parte correttamente.
lo slave non parte e i log evidenziano un errore del genere:
Jan 31 17:42:41.799 dumping master file: /etc/named/tmp-XXXX2RSNyT: open: permission deniedSignifica che lo slave ha iniziato il trasferimento delle zone dal master, pero' non riesce a scrivere i relativi file.
Jan 31 17:42:41.799 transfer of 'mydomain.com/IN' from 192.168.3.1#53: failed while receiving responses: permission denied
Soluzione:
Probabilmente avete configurato named.conf (o named.conf.local) tenendo le zone per cui il server e' slave nella stessa directory in cui tenete le zone statiche (127, ecc). Ebbene cio' e' male.
Meglio creare una directory apposita e darle i permessi giusti. Ad esempio:
mkdir /etc/bind/zonesRicordatevi di correggere il path dei file delle zone dinamiche per farli puntare alla nuova directory.
chown bind.bind /etc/bind/zones
Rilanciate il servizio:
/etc/init.d/bind9 startL'errore dovrebbe essere sparito.
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dumping master file:...open: permission denied,
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lunedì 9 giugno 2008
giovedì 5 giugno 2008
Virtualbox: Unknown error creating VM (VERR_HOSTIF_INIT_FAILED)
Questo errore puo' capitare in caso utilizzate Virtualbox con interfacce di rete virtuali in bridge con le interfacce fisiche della macchina.
Soluzione brutta:
LA Soluzione:
Se per caso l'errore fosse ancora li' dopo questa verifica, probabilmente e' necessario ristabilire le corrette permission sul device. Lanciate senza timore (oddio ;-) il seguente comando:
Soluzione brutta:
sudo chmod 666 /dev/net/tun
LA Soluzione:
Controllate che il vostro utente faccia parte del gruppo vboxusers
Se per caso l'errore fosse ancora li' dopo questa verifica, probabilmente e' necessario ristabilire le corrette permission sul device. Lanciate senza timore (oddio ;-) il seguente comando:
sudo chown :vboxusers /dev/net/tun
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VERR_HOSTIF_INIT_FAILED,
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Virtualbox: supporto periferiche USB
Ci sono due versioni di Virtualbox:
La versione PUEL non e' free, pero' e' liberamente scaricabile dal sito del produttore: consente l'uso di periferiche USB.
Peccato che dopo averla installata voi vediate che Virtualbox rileva le periferiche USB collegate al vostro computer....ma non le rende disponibili alle virtual machine e voi le vedete listate in quel grigino spento degli item non selezionabili.
Ecco la soluzione:
-Create un gruppo chiamato "usbfs" e aggiungete il vostro utente (quello che esegue normalmente Virtualbox) ad esso.
-Lanciate il seguente comando:
-Copiate le linee seguenti in questo file, facendo attenzione a cambiare l'ID di gruppo con quello assegnato al gruppo usbfs dal vostro sistema.
-Salvate e chiudete il file.
-Lanciate il seguente comando:
-Usate l'output di questo comando per configurare i filtri (li vedremo in seguito in un nuovo post) USB in Virtualbox.
-Eseguite un reboot
ATTENZIONE!!!
Le periferiche USB devono essere smontate prima che la virtual machine le possa riconoscere!!!
AGGIORNAMENTO!!!
Se non smontate un drive esterno prima di eseguire il boot della virtual machine, questa acquisira' la precedenza sulla periferica e ne eseguira' l'unmounting dal vostro sistema operativo principale. Se la virtual machine e' gia' in esecuzione bastera' scollegare e subito ricolegare la periferica USB per renderla disponibile alla virtual machine.
AGGIORNAMENTO 2!!!
Non e' necessario (almeno sui sistemi Ubuntu) creare il gruppo usbfs. Si puo' usare infatti il gruppo plugdev che e' gia' dedicato ad occuparsi delle periferiche rimovibili ed e' gia' associato al vostro utente principale in fase di installazione.
Si tratta quindi di impostare la linea che abbiamo aggiunto prima al file /etc/fstab in questo modo:
- OSE
- PUEL
La versione PUEL non e' free, pero' e' liberamente scaricabile dal sito del produttore: consente l'uso di periferiche USB.
Peccato che dopo averla installata voi vediate che Virtualbox rileva le periferiche USB collegate al vostro computer....ma non le rende disponibili alle virtual machine e voi le vedete listate in quel grigino spento degli item non selezionabili.
Ecco la soluzione:
-Create un gruppo chiamato "usbfs" e aggiungete il vostro utente (quello che esegue normalmente Virtualbox) ad esso.
-Lanciate il seguente comando:
sudo gedit /etc/fstab
-Copiate le linee seguenti in questo file, facendo attenzione a cambiare l'ID di gruppo con quello assegnato al gruppo usbfs dal vostro sistema.
# in questo esempio 1001 e' l'ID del gruppo usbfs
none /proc/bus/usb usbfs devgid=1001,devmode=664 0 0
-Salvate e chiudete il file.
-Lanciate il seguente comando:
VBoxManage list usbhost
-Usate l'output di questo comando per configurare i filtri (li vedremo in seguito in un nuovo post) USB in Virtualbox.
-Eseguite un reboot
ATTENZIONE!!!
Le periferiche USB devono essere smontate prima che la virtual machine le possa riconoscere!!!
AGGIORNAMENTO!!!
Se non smontate un drive esterno prima di eseguire il boot della virtual machine, questa acquisira' la precedenza sulla periferica e ne eseguira' l'unmounting dal vostro sistema operativo principale. Se la virtual machine e' gia' in esecuzione bastera' scollegare e subito ricolegare la periferica USB per renderla disponibile alla virtual machine.
AGGIORNAMENTO 2!!!
Non e' necessario (almeno sui sistemi Ubuntu) creare il gruppo usbfs. Si puo' usare infatti il gruppo plugdev che e' gia' dedicato ad occuparsi delle periferiche rimovibili ed e' gia' associato al vostro utente principale in fase di installazione.
Si tratta quindi di impostare la linea che abbiamo aggiunto prima al file /etc/fstab in questo modo:
none /proc/bus/usb usbfs devgid=46,devmode=664 0 0
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